Ristoranti: tre cose da non trascurare per far stare bene i clienti

Quante volte vi è capitato di mangiare bene in un ristorante ma di non avere avuto un'esperienza complessiva piacevole? Da cosa dipende la voglia di tornare in un locale? Non scervellatevi: la risposta è sotto i vostri occhi.

Sta nell’esperienza di tutti noi: siamo andati in un locale, abbiamo mangiato bene se non benissimo, però poi quando usciamo, nella migliore delle ipotesi, sentiamo che c’è stato qualcosa che non andava ma non capiamo cosa, qualcosa di così incisivo che spesso non ci fa più ricordare di quel posto come tra i candidati ad una prossima visita. I più avvezzi magari si mettono a fare analisi sul servizio, sul conto, sull’arredamento ma difficilmente riescono a razionalizzare il vero motivo dell’incomprensibile, sottile disagio che a volte avvertono. Ecco, è proprio questo il punto: razionalizzare, perché tutto il nodo sta lì. Ci sono cose che l’occhio vede ma che non guarda, ed è di questo che parliamo.

Piccola premessa: è nota probabilmente a tutti l’esistenza della Pubblicità Occulta o Subliminale, la quale sfrutta proprio il fatto che il nostro occhio va più veloce del nostro cervello, ovvero che vede comunque delle immagini che il nostro intelletto non fa in tempo a elaborare e, quindi, “passano” senza filtro razionale, senza trattamento alcuno da parte del nostro pensiero. Non le notiamo affatto, non ci rendiamo conto di averle viste, però queste immagini arrivano comunque al nostro cervello e lì vengono immagazzinate e gestite di conseguenza, come se le avessimo guardate coscientemente, pronte a influenzare ciò che pensiamo o sentiamo. E questo capita in ogni contesto. Per questo ci sono elementi della Sala che sono cruciali da questo punto di vista per la maggioranza delle persone, che ne sono influenzati inconsapevolmente. Vediamo i principali e non vi sorprendete se diciamo banalità, le banalità sono in questo ambito sostanza.

Pulizia

Prima di tutto, la pulizia: ebbene, noi guardiamo pavimenti, piatti, bicchieri, posate, insomma, le cose che abbiamo sotto gli occhi e che è naturale controllare, però non ci mettiamo di punta a guardare le bottiglie in alto, gli scaffali, i piani di vetro e le suppellettili cercando la polvere. Ciò nonostante, però, il nostro occhio vede tutto questo in maniera involontaria, anche se non vi poniamo l’attenzione e, se c’è polvere, non è che abbiamo il filtro della razionalità che ci fa pensare, magari, cose come: “Non possono stare tutti i giorni a pulire lassù!”, che mitigano l’effetto del punto sporco. No: arriva l’immagine dritta al cervello e fa scattare la reazione negativa.

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